Fino a qualche tempo fa libri, cinema e tv - compresi cartoni animati - ci hanno mostrato quanto possano essere imperfetti gli uomini di cui innamorarsi.
Elizabeth Bennet ama un uomo scorbutico e chiuso a riccio nel suo orgoglio; Catherine perde la testa per Heathcliff che è un vero e proprio zulù, con un fascino modesto e brutale, ma assolutamente appetibile agli occhi della fanciulla; persino la principessa Belle si innamora di un uomo che, prima bestia, quando si trasforma in principe non è neanche il più bello del mondo Disney.
L'amore non si ferma a degli stereotipi. L'amore ha a che fare con il cuore, col cervello, con gli animi e l'intelletto. Tante belle parole, vero? Peccato che oggi non fai testo, se non sei bello!
Perché, oggi, le autrici - sottolineo il femminile, perché è ancora più preoccupante - tendono a riproporre modelli maschili idealizzati e modelli femminili totalmente inadatti?
Mi capita sempre più spesso di leggere romanzi - semi erotici o comunque con una buona componente sessuale all'interno delle pagine - scritti in prima persona, con il pov femminile, della tizia di turno che si guarda allo specchio e si riconosce goffa, poco carina, poco stimabile, poco attraente e che comincia a sbavare sulle scarpe dell'ennesimo Christian Grey: muscoloso, alto, due spalle larghe quanto le ante di un'armadio, super dotato, con la tartaruga sul torace che a ogni abbraccio ti sembra di abbracciare il busto di un angelo. Guarda caso, il bellone di turno si innamora della sciattona.
Ricapitolando: lui super figo e super realizzato, lei una poveraccia d'altri tempi. Questa è più o meno la mia faccia ogni volta che leggo qualcosa del genere:
So di aver detto in un altro articolo che mi piacciono i cliché , o meglio che non ci trovo nulla di male, ma da femminista convinta non posso assolutamente oltrepassare tutto ciò,
Cerchiamo continuamente la parità dei sessi e poi nei libri cerchiamo l'eroe, il bello che si innamora della brutta. Ma perché deve essere sempre la donna quella inferiore?
In questi pseudo-romanzi il modello femminile è sempre poco carismatico, poco pratico, poco sveglio, con poca autostima.
Non va bene. Bisogna svegliarsi e cercare altro!
E poi, parliamoci chiaro, ma perché solo gli uomini fighi possono avere successo nella vita e nell'amore? Questi libri sembrano gridare in ogni angolo: se non avete i muscoli, non siete niente.
Capisco benissimo che i libri possono essere un mondo alternativo in cui buttarsi e sognare, ma non vi piacerebbe sognare su cose concrete? Non so, magari aspettare il ragazzo barbuto con la pancetta che ci regala il mondo e fa di tutto per la propria donna; magari uno che non ha per forza l'azienda e lavora come fioraio, ma conserva ogni minimo euro per regalare un bel mazzo di rose (o magari una bella cena a base di kebab)?
Non vi piacerebbe leggere di donne in carriera, o piene di vita, sorridenti, che dopo tanti anni di lotte interiori hanno imparato ad amarsi e decidono di coccolare il proprio uomo, sostenendolo nei momenti bui, perché a volte anche un uomo ha bisogno di essere salvato?!
Insomma, dove sono finiti i romanzi passionali? E non perché si fa sempre sesso, ma perché c'è il fuoco dell'amore!
E davvero le case editrici non scovano più storie simili o preferiscono buttarsi sul business, anziché sull'educazione sociale (seppur in minima parte, oggigiorno) che avviene grazie ai libri?
Ad autori e (soprattutto!) lettori l'ardua sentenza.
Elizabeth Bennet ama un uomo scorbutico e chiuso a riccio nel suo orgoglio; Catherine perde la testa per Heathcliff che è un vero e proprio zulù, con un fascino modesto e brutale, ma assolutamente appetibile agli occhi della fanciulla; persino la principessa Belle si innamora di un uomo che, prima bestia, quando si trasforma in principe non è neanche il più bello del mondo Disney.
L'amore non si ferma a degli stereotipi. L'amore ha a che fare con il cuore, col cervello, con gli animi e l'intelletto. Tante belle parole, vero? Peccato che oggi non fai testo, se non sei bello!
Perché, oggi, le autrici - sottolineo il femminile, perché è ancora più preoccupante - tendono a riproporre modelli maschili idealizzati e modelli femminili totalmente inadatti?
Mi capita sempre più spesso di leggere romanzi - semi erotici o comunque con una buona componente sessuale all'interno delle pagine - scritti in prima persona, con il pov femminile, della tizia di turno che si guarda allo specchio e si riconosce goffa, poco carina, poco stimabile, poco attraente e che comincia a sbavare sulle scarpe dell'ennesimo Christian Grey: muscoloso, alto, due spalle larghe quanto le ante di un'armadio, super dotato, con la tartaruga sul torace che a ogni abbraccio ti sembra di abbracciare il busto di un angelo. Guarda caso, il bellone di turno si innamora della sciattona.
Ricapitolando: lui super figo e super realizzato, lei una poveraccia d'altri tempi. Questa è più o meno la mia faccia ogni volta che leggo qualcosa del genere:
So di aver detto in un altro articolo che mi piacciono i cliché , o meglio che non ci trovo nulla di male, ma da femminista convinta non posso assolutamente oltrepassare tutto ciò,
Cerchiamo continuamente la parità dei sessi e poi nei libri cerchiamo l'eroe, il bello che si innamora della brutta. Ma perché deve essere sempre la donna quella inferiore?
In questi pseudo-romanzi il modello femminile è sempre poco carismatico, poco pratico, poco sveglio, con poca autostima.
Non va bene. Bisogna svegliarsi e cercare altro!
E poi, parliamoci chiaro, ma perché solo gli uomini fighi possono avere successo nella vita e nell'amore? Questi libri sembrano gridare in ogni angolo: se non avete i muscoli, non siete niente.
Capisco benissimo che i libri possono essere un mondo alternativo in cui buttarsi e sognare, ma non vi piacerebbe sognare su cose concrete? Non so, magari aspettare il ragazzo barbuto con la pancetta che ci regala il mondo e fa di tutto per la propria donna; magari uno che non ha per forza l'azienda e lavora come fioraio, ma conserva ogni minimo euro per regalare un bel mazzo di rose (o magari una bella cena a base di kebab)?
Non vi piacerebbe leggere di donne in carriera, o piene di vita, sorridenti, che dopo tanti anni di lotte interiori hanno imparato ad amarsi e decidono di coccolare il proprio uomo, sostenendolo nei momenti bui, perché a volte anche un uomo ha bisogno di essere salvato?!
Insomma, dove sono finiti i romanzi passionali? E non perché si fa sempre sesso, ma perché c'è il fuoco dell'amore!
E davvero le case editrici non scovano più storie simili o preferiscono buttarsi sul business, anziché sull'educazione sociale (seppur in minima parte, oggigiorno) che avviene grazie ai libri?
Ad autori e (soprattutto!) lettori l'ardua sentenza.
Ciao, grazie per i complimenti. Sono diventata una tua lettrice fissa, un bacio!
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