Non è passato molto tempo da quando è sorta l'ennesima polemica: basta con i gruppi facebook tutti uguali!
Ormai, sembra che sia una priorità di molti utenti della community italiana creare pagine, gruppi, per un "coinvolgimento" generale.
La pecca è sempre e solo una: sembra che nessuno riesca a distinguersi dall'altro. Passiamo dai gruppi facebook in cui ci si spamma continuamente, senza una logica di fondo, ad altri che si limitano a copiare le idee altrui per coinvolgere il proprio pubblico. Ma siamo sicuri che gli admin di tali gruppi vogliano aiutare gli altri, oppure vogliono dar visibilità a se stessi, credendo che essere admin possa giovarli?
Non staremo qui a parlare di quali admin e quali gruppi facebook ci riferiamo, piuttosto vogliamo -come al solito- trovare la perla in mezzo alla paglia e noi, fortunatamente, abbiamo scovato il miglior gruppo facebook rispetto agli altri: "Wattpad: cerco suggerisco e leggo storie [NO SPAM, NO SCAMBIO VOTO]".
L'admin di tale gruppo è Diletta Cafaro (qui il suo profilo wattpad) ed è riuscita a creare una comunità pronta ad accogliere ogni dubbio, perplessità ed è stata in grado di far sentire "a casa" tutti gli utenti, debellando antipatie reciproche e facendo sì che tutti vadano d'accordo, senza mai scatenare flame, litigi o discussioni -se non costruttive e di crescita personale-.
Diletta ha creato un tabellone, in cui è possibile acquisire dei punti ogni volta che si partecipa a delle iniziative da lei gestite, come quello della gara di estratti. Meticolosamente, lei segna su questo tabellone nome dell'utente e punteggio raggiunto, visto che raggiunti tot punti è possibile "comprare" qualcosa che dia visibilità alla propria storia.
Facciamo un esempio pratico: io ho attualmente raggiunto 300 punti (numero iperbolico per pura dimostrazione pratica). Cosa me ne faccio?
Posso scegliere tra il comprare un post spam dal costo di 50 punti; una giornata tutta dedicata a me, al costo di 200 punti o cose simili.
Insomma, la regola è semplice: vuoi fare spam? Devi essere attivo e conquistartelo!
Ma la novità è un'altra. Era una noiosa sera d'estate quando sul suo gruppo ho letto di una Word War, proposta da un membro del gruppo.
Incuriosita sono andata a leggere i commenti, cercando di capire cosa fosse. Letteralmente è "guerra delle parole", ma in che modo ci si sfida?
Una persona qualunque può proporre in bacheca una Word War. La sfida si svolge in un lasso di tempo deciso dai partecipanti, di solito un'ora, in cui tutti devono aprire la propria pagina word e scrivere. Nient'altro che scrivere. Vince chi, nel tempo stabilito, riesce a buttare giù quante più parole possibili, riuscendo -in questo modo- a continuare il proprio romanzo e sconfiggendo il cosiddetto blocco dello scrittore (qui l'articolo in cui ne parliamo).
La cosa bella, però, è che in realtà tutti i partecipanti sono vincitori! Esatto, perché psicologicamente l'idea di una "gara" innesca la voglia di scrivere e andare avanti. Non è importante quanto scrivi, l'importante è farlo. Infatti, la frase più usata è questa: "Seppure hai scritto solo 10 parole, sono comunque 10 parole in più che prima non c'erano".
Ovviamente, Diletta assegna dei punti a chi partecipa anche a questa iniziativa, invogliando così gli utenti a prenderne parte e a sconfiggere il terribile blocco dello scrittore.
Un'altra novità, messa a punto in associazione con altri utenti, è l'iniziativa in cui gli autori wattpad mettono a disposizione le proprie storie, affinché altri utenti ne scrivano fanfiction. In questo modo c'è un circolo di titoli e letture originale e coinvolgente.
Insomma, non importa avere molti utenti per far sì che il proprio gruppo sia il migliore o il più "importante". Tutto sta nel gestirlo e nell'avere feedback da parte chi lo popola, questo gruppo.
I nostri più sentiti complimenti a Diletta, per l'immenso lavoro che fa ogni giorno!
Ormai, sembra che sia una priorità di molti utenti della community italiana creare pagine, gruppi, per un "coinvolgimento" generale.
La pecca è sempre e solo una: sembra che nessuno riesca a distinguersi dall'altro. Passiamo dai gruppi facebook in cui ci si spamma continuamente, senza una logica di fondo, ad altri che si limitano a copiare le idee altrui per coinvolgere il proprio pubblico. Ma siamo sicuri che gli admin di tali gruppi vogliano aiutare gli altri, oppure vogliono dar visibilità a se stessi, credendo che essere admin possa giovarli?
Non staremo qui a parlare di quali admin e quali gruppi facebook ci riferiamo, piuttosto vogliamo -come al solito- trovare la perla in mezzo alla paglia e noi, fortunatamente, abbiamo scovato il miglior gruppo facebook rispetto agli altri: "Wattpad: cerco suggerisco e leggo storie [NO SPAM, NO SCAMBIO VOTO]".
L'admin di tale gruppo è Diletta Cafaro (qui il suo profilo wattpad) ed è riuscita a creare una comunità pronta ad accogliere ogni dubbio, perplessità ed è stata in grado di far sentire "a casa" tutti gli utenti, debellando antipatie reciproche e facendo sì che tutti vadano d'accordo, senza mai scatenare flame, litigi o discussioni -se non costruttive e di crescita personale-.
Diletta ha creato un tabellone, in cui è possibile acquisire dei punti ogni volta che si partecipa a delle iniziative da lei gestite, come quello della gara di estratti. Meticolosamente, lei segna su questo tabellone nome dell'utente e punteggio raggiunto, visto che raggiunti tot punti è possibile "comprare" qualcosa che dia visibilità alla propria storia.
Facciamo un esempio pratico: io ho attualmente raggiunto 300 punti (numero iperbolico per pura dimostrazione pratica). Cosa me ne faccio?
Posso scegliere tra il comprare un post spam dal costo di 50 punti; una giornata tutta dedicata a me, al costo di 200 punti o cose simili.
Insomma, la regola è semplice: vuoi fare spam? Devi essere attivo e conquistartelo!
Ma la novità è un'altra. Era una noiosa sera d'estate quando sul suo gruppo ho letto di una Word War, proposta da un membro del gruppo.
Incuriosita sono andata a leggere i commenti, cercando di capire cosa fosse. Letteralmente è "guerra delle parole", ma in che modo ci si sfida?
Una persona qualunque può proporre in bacheca una Word War. La sfida si svolge in un lasso di tempo deciso dai partecipanti, di solito un'ora, in cui tutti devono aprire la propria pagina word e scrivere. Nient'altro che scrivere. Vince chi, nel tempo stabilito, riesce a buttare giù quante più parole possibili, riuscendo -in questo modo- a continuare il proprio romanzo e sconfiggendo il cosiddetto blocco dello scrittore (qui l'articolo in cui ne parliamo).
La cosa bella, però, è che in realtà tutti i partecipanti sono vincitori! Esatto, perché psicologicamente l'idea di una "gara" innesca la voglia di scrivere e andare avanti. Non è importante quanto scrivi, l'importante è farlo. Infatti, la frase più usata è questa: "Seppure hai scritto solo 10 parole, sono comunque 10 parole in più che prima non c'erano".
Ovviamente, Diletta assegna dei punti a chi partecipa anche a questa iniziativa, invogliando così gli utenti a prenderne parte e a sconfiggere il terribile blocco dello scrittore.
Un'altra novità, messa a punto in associazione con altri utenti, è l'iniziativa in cui gli autori wattpad mettono a disposizione le proprie storie, affinché altri utenti ne scrivano fanfiction. In questo modo c'è un circolo di titoli e letture originale e coinvolgente.
Insomma, non importa avere molti utenti per far sì che il proprio gruppo sia il migliore o il più "importante". Tutto sta nel gestirlo e nell'avere feedback da parte chi lo popola, questo gruppo.
I nostri più sentiti complimenti a Diletta, per l'immenso lavoro che fa ogni giorno!
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