Su Wattpad o sui social ad esso collegati, gli autori sembrano tutti fare la stessa richiesta: "Cerco un beta-reader".
Ma chi è esattamente il beta reader?
Il beta-reader, analizzando la parola stessa, è un lettore che legge la versione "beta" della vostra storia. Si tratta del primo lettore in assoluto ed è importante specificare che non è una figura professionale, quindi non va confuso con l'editor o il correttore di bozze.
Ha il compito di leggere la vostra storia con occhio attento, così da poter scovare eventuali errori o sviste.
Al tempo stesso, può indicare quali sono i punti che non lo hanno convinto del tutto, magari per la velocità di narrazione o per lo scarso coinvolgimento emotivo che una scena avrebbe dovuto offrire.
In pratica, suggerisce ciò che, per lui, è carente, anche in merito alla trama, ai personaggi, all'ambiente o a qualunque altro aspetto della vostra storia.
Sovente, il beta reader non ha delle competenze a livello tecnico, quindi il suo parere non è sufficiente a livello oggettivo. Si tratta comunque di un lettore, ovvero di un possibile futuro acquirente di tale romanzo, e il suo coinvolgimento emotivo è essenziale.
Uno scrittore può comprendere, grazie al suo punto di vista esterno, se qualcosa nel suo romanzo non funziona o non ha causato quelle sensazioni che si era prefissato di far sorgere nei lettori.
Il beta reader può essere un conoscente o un estraneo. Dovrebbe trattarsi di un lettore attento e critico, che possa offrire quanti più suggerimenti possibili e non si senta frenato dalla paura di ferire l'autore.
Certo, è pur sempre necessario il rispetto ma, in qualità di lettore beta, deve criticare e motivare tutto ciò che per lui non funziona.
In merito a ciò, noi di Wattpad Advisor abbiamo raccolto tutta una serie di testimonianze riguardanti i beta reader. Abbiamo intervistato chi ricopre questa figura, gli scrittori con un beta al loro fianco e quelli che non ne hanno uno.
@Radioactive_R è un autore con una beta al suo fianco che ci scrive:
Ho conosciuto la mia beta su un gruppo WhatsApp dedicato a Wattpad e da quel giorno lavoriamo assiduamente insieme.
Il suo lavoro va dalle correzioni grammaticali (che mi sono molto utili dato che scrivo di getto) a pareri sulla trama e consigli generali. Il suo lavoro è senza dubbio migliore rispetto ai precedenti beta che ho avuto, utenti che si erano offerti di loro spontanea volontà, ma che in realtà non mi hanno mai aiutato. Facevano una lettura generale, magari un capitolo al mese se tutto andava bene, e mi scovavano solo qualche errore più "vistoso" dato che quelli più nascosti non riuscivano nemmeno a vederli.
Il rapporto tra beta reader e scrittore deve essere qualcosa di armonico e che rechi piacere a entrambi. Si basa su fiducia e bravura. L'attuale beta reader che ho è l'unica, ma non è una cosa che mi pesa. Mi ha aiutato tantissimo in passato e a oggi i suoi consigli sono diminuiti perché mi ha reso ancora più bravo, quindi il carico di lavoro si è alleggerito. Nonostante ciò, è ancora vitale averla al mio fianco, anche se ho imparato a controllare la mia scrittura di getto.
I suoi consigli sono preziosi anche perché è una lettrice e una scrittrice formidabile! Io scrivo urban fantasy, un genere che non è il suo cavallo di battaglia, ma se trattato bene le piace parecchio.
Anche @mars_gold ci offre una testimonianza molto in linea con la precedente. La differenza, tra i due autori, è che il primo ha solo una beta reader, mentre la seconda è affiancata da due, che le offrono pareri diversi ma complementari.
Ho due beta reader che mi affiancano. Una è la mia migliore amica, conosciuta anni fa tra i banchi di scuola, mentre l'altra è una ragazza che ho conosciuto, quasi un anno fa, tramite un gruppo Facebook dedicato alla piattaforma.
La mia migliore amica mi offre pareri sopratutto sull'evoluzione dei personaggi e sull'impatto emotivo delle scene. La mia storia fa parte di una saga e lei già conosce le trame dei libri successivi quindi sa dirmi se in generale sto andando nella direzione giusta. L'altra ragazza, invece, mi offre pareri più tecnici: scova i refusi, mi aiuta con l'impostazione delle frasi e dei capitoli. Io per esempio tendo a perdermi un sacco con i dialoghi e lei quando legge mi aiuta con l'inserimento delle descrizioni e delle azioni.
Ciò che apprezzo di più di entrambe è che non si fanno problemi a dirmi in faccia quello che non va, ciò che è da eliminare e cosa è da riscrivere e sistemare.
Poi sono molto disponibili e ogni volta che ho un dubbio sono sempre pronte a darmi una mano.
La ragazza che ho conosciuto su Facebook non è propriamente un'appassionata del genere che scrivo, ma legge un po' di tutto, la mia migliore amica invece lo è.
A differenza loro, @blackcarson un beta reader non lo ha, ma non per sua scelta personale.
Credo di non averne uno perché non l'ho mai cercato attivamente. È una figura utilissima, ma al momento mi sento un po' in imbarazzo a chiedere a una persona di perdere tempo con le mie storie facendo proof-reading dall'inizio alla fine.
Vorrei che sapesse darmi una visione d'insieme della storia, dal suo punto di vista. La mia grammatica ovviamente non è perfetta, ma penso di aver bisogno soprattutto di qualcuno che mi dica se il ritmo della storia secondo lui funziona, se la narrazione è fluida o se è stopposa... Cose di questo tipo. In tal senso, mi piacerebbe avere un beta che in vita sua ha letto molto. Non essendo il beta una figura professionale in senso stretto, vorrei che si concentrasse soprattutto sulla "sensazione complessiva" data dalla storia.
Se dovessi aggiungere qualcos'altro (anche se mi rendo conto che sia una pretesa assurda) credo che sarebbe ideale trovare un beta che copra le mie carenze dal punto di vista delle conoscenze tecniche. Mi spiego: se scrivo un romanzo di fantascienza vorrei un beta che studia fisica/fa il fisico. Se scrivo un romanzo sul mondo dei media vorrei un giornalista, e così via...
A differenza loro, @blackcarson un beta reader non lo ha, ma non per sua scelta personale.
Credo di non averne uno perché non l'ho mai cercato attivamente. È una figura utilissima, ma al momento mi sento un po' in imbarazzo a chiedere a una persona di perdere tempo con le mie storie facendo proof-reading dall'inizio alla fine.
Vorrei che sapesse darmi una visione d'insieme della storia, dal suo punto di vista. La mia grammatica ovviamente non è perfetta, ma penso di aver bisogno soprattutto di qualcuno che mi dica se il ritmo della storia secondo lui funziona, se la narrazione è fluida o se è stopposa... Cose di questo tipo. In tal senso, mi piacerebbe avere un beta che in vita sua ha letto molto. Non essendo il beta una figura professionale in senso stretto, vorrei che si concentrasse soprattutto sulla "sensazione complessiva" data dalla storia.
Se dovessi aggiungere qualcos'altro (anche se mi rendo conto che sia una pretesa assurda) credo che sarebbe ideale trovare un beta che copra le mie carenze dal punto di vista delle conoscenze tecniche. Mi spiego: se scrivo un romanzo di fantascienza vorrei un beta che studia fisica/fa il fisico. Se scrivo un romanzo sul mondo dei media vorrei un giornalista, e così via...
La considerazione finale che ci offre, è condivisibile dalla maggior parte degli scrittori, perché un parere da un esperto sul campo è ciò che di più utile potremmo ottenere.
@onyxandopal, come l'autrice precedente, non ha un beta reader. Ritiene, però, che sia una figura molto importante e le piacerebbe qualcuno che le desse tutta l'attenzione possibile, in modo tale da potersi migliorare come autrice. Qui si seguito vi riportiamo la sua testimonianza:
Non ho un beta perché fino ad ora non ci avevo mai pensato molto, a dir la verità. Non ero neanche molto informata al riguardo e me ne pento, perché se ne avessi avuto uno o più quando ho cominciato a pubblicare su Wattpad adesso sarei sicuramente molto più avanti nell'esprimermi attraverso la scrittura.
Sicuramente è una figura che gioca un ruolo importante per l'autore, perché oltre a dare un'opinione su quanto la storia possa essere accattivante, interessante o dalle fondamenta non proprio solidissime; può anche essere un occhio critico il cui intervento può farci notare quali migliorie vadano apportate alla storia, ai personaggi o più semplicemente al nostro lessico- che talvolta si rivela scarno o inadeguato alle cose di cui vogliamo trattare. Ho cominciato a pensare di cercarne uno solo di recente, dopo aver fatto a mia volta da beta reader in un paio di occasioni ed essermi accorta di quante piccolezze possano scappare quando si è dalla parte dell'autore.
Il requisito più importante che cerco in un beta reader è senz'altro la cruda onestà. Preferisco un commento spietato, che mi dica senza troppi giri di parole (sempre tenendo conto dell'educazione) cosa non va nella storia e che cosa invece è un punto di forza che va coccolato e mantenuto fino alla fine. Vorrei che facesse un'attenta analisi di ogni singolo paragrafo, di ogni personaggio, di ogni espressione. Per esempio mi piacerebbe che mi dicesse se lo humor che ho inserito qua e là nella storia sia troppo falso e forzato, o se invece sembri naturale e ben piazzato.
Inoltre penso che un beta reader debba bazzicare nel genere che andrà a commentare. Se un beta reader non ha mai letto un horror, come può avere un termine di paragone con l'espressione della paura? O se, ancora, non ha mai potuto sopportare i romanzi rosa, come può leggere una mia ipotetica storia d'amore senza farsi venire il voltastomaco?
Insomma, un beta reader è sì una figura che può aiutarmi, ma mi aspetto che lo faccia in modo quanto meno ''professionale'' e con una certa attenzione, altrimenti non posso crescere come autrice. Ovviamente sono conscia che chiunque si presti a questa attività lo fa per puro piacere e non di professione, ma così come io mi impegno a rendere la storia migliore possibile, pretendo anche che ci sia impegno dalla parte di chi dovrebbe occuparsi di dirmi cosa non va e cosa funziona. Come già detto, se c'è superficialità, non si lascia spazio alla possibilità di crescere come autore e perché no, anche come persona.
Per finire, abbiamo chiesto a due beta reader di raccontarci la loro esperienza e com'è, per loro, ricoprire questo ruolo.
@DeathMoon_13 ci scrive:
Io e l’autrice ci conosciamo di persona, e sono stata proprio io a convincerla a scrivere qualcosa su Wattpad.
Essendo lei una scrittrice Inesperta - dato che si è dedicata a questa passione solo da pochi mesi - ancora ha qualche incertezza e io mi sono subito offerta di aiutarla!
Le correggo, innanzitutto, la punteggiatura, dato che è il suo punto debole, poi cerco sempre di consigliarle come una parte dello scritto potrebbe essere sistemata per renderla più fluida, e questo accade spesso con le descrizioni fisiche.
Riguardo al tema delle sue storie, invece, solo una volta mi sono trovata a doverle chiedere di cambiare totalmente un pezzo poiché era davvero surreale.
Mi piace molto aiutare quell’autrice e sono davvero contenta di farlo, ma non vorrei fare da beta in modo prettamente professionale, anzi: sono molto contenta se un amico/un’amica mi chiede di correggere qualcosa che ha scritto, ma non vorrei mai farlo ad uno sconosciuto.
C'è da dire che l'autrice non ascolta sempre i miei pareri, infatti alcune volte abbiamo discusso per questo, ma alla fine riusciamo a trovare un compromesso. Ci confrontiamo moltissimo, soprattutto perché possiamo farlo faccia a faccia e non solo via messaggio!
Molto simile è anche la testimonianza dataci dalla beta reader @denisemas, che svolge questo lavoro proprio per la sua beta. C'è un aiuto reciproco, in questo caso, e le sue parole sembrano evidenziare ciò che anche gli altri hanno sottolineato: è necessaria una buona sintonia, nonché fiducia tra scrittore e beta.
Sono amica, anche se solo virtuale, di entrambe le ragazze a cui faccio da beta.
Le ho conosciute tutte e due su Facebook: una in un gruppo di scrittura/lettura Fanfiction. Abbiamo cominciato a darci suggerimenti quasi per caso e ora siamo l’una la beta dell’altra. Abbiamo anche partecipato a dei contest con storie scritte a quattro mani e ci troviamo davvero bene a lavorare insieme.
L’altra ragazza l’ho conosciuta in un gruppo di lettura. Prima le ho fatto leggere una mia storia e poi lei mi ha fatto leggere il libro che voleva pubblicare (e che poi ha pubblicato come self su Amazon).
Come beta, io segnalo tutto quello che reputo sbagliato o che comunque non mi sembra approfondito a dovere, quindi dal semplice refuso alla frase che scorre poco o è poco chiara, a eventuali buchi narrativi o errori (ad esempio i personaggi sono seduti in un parco e poi “per magia” si ritrovano in auto). Segnalo se a mio avviso una parte è troppo descrittiva o se lo è troppo poco, se in quel caso la parte introspettiva è troppo lunga o ripetitiva… insomma, cerco di fare un lavoro il più completo possibile.
In linea di massima le autrici ascoltano i miei pareri, quindi direi che c’è un feedback positivo su quello che consiglio. Ovviamente non sempre perché la storia è comunque di chi la scrive (com’è giusto che sia) e anche se per me una cosa (una situazione, piuttosto che la caratterizzazione di un personaggio) non torna, posso anche sbagliare (ed è successo, mannaggia!). Ci confrontiamo, ovvio, ci spieghiamo i rispettivi punti di vista e il perché quella cosa non mi convinca, ma alla fine la decisione finale è sempre dell’autore.
Il mio compito non è “snaturare” la storia che hanno in mente, perché è comunque la loro storia, i loro personaggi, la loro trama. Io cerco solo di far presente come “secondo me” la cosa possa essere migliorata.
Alla domanda “Investi volentieri il tuo tempo per aiutare quell'autore a scrivere quella storia?” rispondo che è un lavoro che non faccio con chiunque me lo chieda, ma solo con persone con cui ho feeling, con cui ci troviamo bene e siamo in sintonia, allora lo faccio molto volentieri. Fare da beta è comunque un modo per crescere come autrice, e per aiutare gli altri a migliorare.
In entrambi i casi si tratta comunque di generi a me affini. Forse è un mio limite, ma non riuscirei a fare da beta a storie che appartengono a generi che non mi piacciono o se non riesco a “sentire” il racconto, perché non mi piacciono la trama o lo stile di scrittura dell’autore. Per dare il meglio devo sentirmi in sintonia sia con l’autore che con la storia, coi protagonisti.
Queste testimonianze, le numerose discussioni avvenute nei gruppi Facebook o le campagne che si impegnano a far trovare agli scrittori dei beta reader, aiutano a capire come tale ruolo sia fondamentale.
Molti scrittori ne hanno almeno uno al loro fianco; e chi non lo ha, sembra interessato a volerlo per poter comprendere cosa non funziona all'interno del suo romanzo e come può migliorarsi.
Non ho un beta perché fino ad ora non ci avevo mai pensato molto, a dir la verità. Non ero neanche molto informata al riguardo e me ne pento, perché se ne avessi avuto uno o più quando ho cominciato a pubblicare su Wattpad adesso sarei sicuramente molto più avanti nell'esprimermi attraverso la scrittura.
Sicuramente è una figura che gioca un ruolo importante per l'autore, perché oltre a dare un'opinione su quanto la storia possa essere accattivante, interessante o dalle fondamenta non proprio solidissime; può anche essere un occhio critico il cui intervento può farci notare quali migliorie vadano apportate alla storia, ai personaggi o più semplicemente al nostro lessico- che talvolta si rivela scarno o inadeguato alle cose di cui vogliamo trattare. Ho cominciato a pensare di cercarne uno solo di recente, dopo aver fatto a mia volta da beta reader in un paio di occasioni ed essermi accorta di quante piccolezze possano scappare quando si è dalla parte dell'autore.
Il requisito più importante che cerco in un beta reader è senz'altro la cruda onestà. Preferisco un commento spietato, che mi dica senza troppi giri di parole (sempre tenendo conto dell'educazione) cosa non va nella storia e che cosa invece è un punto di forza che va coccolato e mantenuto fino alla fine. Vorrei che facesse un'attenta analisi di ogni singolo paragrafo, di ogni personaggio, di ogni espressione. Per esempio mi piacerebbe che mi dicesse se lo humor che ho inserito qua e là nella storia sia troppo falso e forzato, o se invece sembri naturale e ben piazzato.
Inoltre penso che un beta reader debba bazzicare nel genere che andrà a commentare. Se un beta reader non ha mai letto un horror, come può avere un termine di paragone con l'espressione della paura? O se, ancora, non ha mai potuto sopportare i romanzi rosa, come può leggere una mia ipotetica storia d'amore senza farsi venire il voltastomaco?
Insomma, un beta reader è sì una figura che può aiutarmi, ma mi aspetto che lo faccia in modo quanto meno ''professionale'' e con una certa attenzione, altrimenti non posso crescere come autrice. Ovviamente sono conscia che chiunque si presti a questa attività lo fa per puro piacere e non di professione, ma così come io mi impegno a rendere la storia migliore possibile, pretendo anche che ci sia impegno dalla parte di chi dovrebbe occuparsi di dirmi cosa non va e cosa funziona. Come già detto, se c'è superficialità, non si lascia spazio alla possibilità di crescere come autore e perché no, anche come persona.
Per finire, abbiamo chiesto a due beta reader di raccontarci la loro esperienza e com'è, per loro, ricoprire questo ruolo.
@DeathMoon_13 ci scrive:
Io e l’autrice ci conosciamo di persona, e sono stata proprio io a convincerla a scrivere qualcosa su Wattpad.
Essendo lei una scrittrice Inesperta - dato che si è dedicata a questa passione solo da pochi mesi - ancora ha qualche incertezza e io mi sono subito offerta di aiutarla!
Le correggo, innanzitutto, la punteggiatura, dato che è il suo punto debole, poi cerco sempre di consigliarle come una parte dello scritto potrebbe essere sistemata per renderla più fluida, e questo accade spesso con le descrizioni fisiche.
Riguardo al tema delle sue storie, invece, solo una volta mi sono trovata a doverle chiedere di cambiare totalmente un pezzo poiché era davvero surreale.
Mi piace molto aiutare quell’autrice e sono davvero contenta di farlo, ma non vorrei fare da beta in modo prettamente professionale, anzi: sono molto contenta se un amico/un’amica mi chiede di correggere qualcosa che ha scritto, ma non vorrei mai farlo ad uno sconosciuto.
C'è da dire che l'autrice non ascolta sempre i miei pareri, infatti alcune volte abbiamo discusso per questo, ma alla fine riusciamo a trovare un compromesso. Ci confrontiamo moltissimo, soprattutto perché possiamo farlo faccia a faccia e non solo via messaggio!
Molto simile è anche la testimonianza dataci dalla beta reader @denisemas, che svolge questo lavoro proprio per la sua beta. C'è un aiuto reciproco, in questo caso, e le sue parole sembrano evidenziare ciò che anche gli altri hanno sottolineato: è necessaria una buona sintonia, nonché fiducia tra scrittore e beta.
Sono amica, anche se solo virtuale, di entrambe le ragazze a cui faccio da beta.
Le ho conosciute tutte e due su Facebook: una in un gruppo di scrittura/lettura Fanfiction. Abbiamo cominciato a darci suggerimenti quasi per caso e ora siamo l’una la beta dell’altra. Abbiamo anche partecipato a dei contest con storie scritte a quattro mani e ci troviamo davvero bene a lavorare insieme.
L’altra ragazza l’ho conosciuta in un gruppo di lettura. Prima le ho fatto leggere una mia storia e poi lei mi ha fatto leggere il libro che voleva pubblicare (e che poi ha pubblicato come self su Amazon).
Come beta, io segnalo tutto quello che reputo sbagliato o che comunque non mi sembra approfondito a dovere, quindi dal semplice refuso alla frase che scorre poco o è poco chiara, a eventuali buchi narrativi o errori (ad esempio i personaggi sono seduti in un parco e poi “per magia” si ritrovano in auto). Segnalo se a mio avviso una parte è troppo descrittiva o se lo è troppo poco, se in quel caso la parte introspettiva è troppo lunga o ripetitiva… insomma, cerco di fare un lavoro il più completo possibile.
In linea di massima le autrici ascoltano i miei pareri, quindi direi che c’è un feedback positivo su quello che consiglio. Ovviamente non sempre perché la storia è comunque di chi la scrive (com’è giusto che sia) e anche se per me una cosa (una situazione, piuttosto che la caratterizzazione di un personaggio) non torna, posso anche sbagliare (ed è successo, mannaggia!). Ci confrontiamo, ovvio, ci spieghiamo i rispettivi punti di vista e il perché quella cosa non mi convinca, ma alla fine la decisione finale è sempre dell’autore.
Il mio compito non è “snaturare” la storia che hanno in mente, perché è comunque la loro storia, i loro personaggi, la loro trama. Io cerco solo di far presente come “secondo me” la cosa possa essere migliorata.
Alla domanda “Investi volentieri il tuo tempo per aiutare quell'autore a scrivere quella storia?” rispondo che è un lavoro che non faccio con chiunque me lo chieda, ma solo con persone con cui ho feeling, con cui ci troviamo bene e siamo in sintonia, allora lo faccio molto volentieri. Fare da beta è comunque un modo per crescere come autrice, e per aiutare gli altri a migliorare.
In entrambi i casi si tratta comunque di generi a me affini. Forse è un mio limite, ma non riuscirei a fare da beta a storie che appartengono a generi che non mi piacciono o se non riesco a “sentire” il racconto, perché non mi piacciono la trama o lo stile di scrittura dell’autore. Per dare il meglio devo sentirmi in sintonia sia con l’autore che con la storia, coi protagonisti.
Queste testimonianze, le numerose discussioni avvenute nei gruppi Facebook o le campagne che si impegnano a far trovare agli scrittori dei beta reader, aiutano a capire come tale ruolo sia fondamentale.
Molti scrittori ne hanno almeno uno al loro fianco; e chi non lo ha, sembra interessato a volerlo per poter comprendere cosa non funziona all'interno del suo romanzo e come può migliorarsi.
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